S.P.Q.R. - day 5
#QuantoèbellopasseggiarconMary #Roma
Roma è rampicante. E non solo perché i sette colli ti fanno salire e scendere e risalire e riscendere. Anche perché d'un tratto e continuamente quando ti giri ti ritrovi davanti a un muro coperto di edera. È il concetto stesso di bosco verticale, ma se la tira di meno. È, con semplicità, impegnativa e frivola come una femmina tutta curve con tanto di capelli che fluttuano al vento. Chiomata.
Che Augusto fosse un genio è cosa trita e ritrita. Ma l'Ara Pacis. Il lungo Tevere ne è deturpato, ma entrare nello scatolone vale la pena, soprattutto se fuori piove. No, c'è il sole. Piove col sole. Non lo so, smetti di analizzare e goditi la luce. Evenu Shalom Alejem, canta la mia mascherina a un imperatore che non sapeva combattere, ma che ha celebrato con arrogante imponenza le "sue" guerre (perse) e le sue paci finte, in una propaganda che è perfetta al punto che ancora oggi ti persuade, come un bambino davanti allo zucchero filato. Che, se ci pensi, è una cariante bolla d'aria montata. Ah, questo Augusto. Paraculo. Però simpatico.
A Roma mentre cerchi una Messa ti trovi nel quartiere ebraico. Non è proprio la stessa cosa, è vagamente disorientante, e ha una memoria dolorosa, ma ha il suo perché. Ti accorgi in fretta che è qualcosa di speciale. Cambia l'atmosfera, cambia lo stile...ma è una virata di bellezza, al punto che ti chiedi perché ostinarsi a ghettizzare ciò che potrebbe essere brillantemente condiviso e diffuso. Sharing art.
A Villa Borghese so' borghesi e all'igiene ci tengono. Hanno fatto pure un'installazione apposta, un catino pieno di schiuma, una casetta per il detersivo, un secchio rosso nazionalpopolare. Così, perché no, in mezzo alla ghiaia. Ode al Mocio Vileda.
Al Pincio, si sa, ci si deve andare: se sei romantico e lo sai batti le mani, clap clap. Affacciati si leggono imperdibili e ineffabili dediche d'amor. Speravo tu esistessi ma non pensavo tan. E mentre io rimango un po' perplessa della citazione sbagliata e inizio a immaginare storie sullo strambo troncamento finale (Ci avrà ripensato: era un amore duraturo meno del tempo di una frase romantica? Avrà finito la bomboletta? Sarà arrivata la Polizia?), ecco che arriva il Romano adolescente. Legge e commenta: Hai capito...non pensava, lui...è omo dde poche parole. E niente, l'umanità rimane la trovata più bella del mondo. Sintetico.
A Roma, Trastevere è un'altra Roma, un altro mondo, e non è un caso che proprio qui abbiano messo il MIUR. Un edificio un po' rigido e un po' esotico, con il condizionatore a ogni dannata finestra, il tipico elemento architettonico di chi conserva vecchie carcasse che rischiano di marcire. Obitorici.
Ma è domenica mattina, si è svegliato già il mercato...quello di Porta Portese, dove trovi di tutto ma non compreresti niente, certo, sempre che non tu non debba mettere delle catene da neve ad agosto vestito in abiti indiani. È ancora esattamente come la canzone: auricolari, volume a palla e la mascherina a nascondere le note e le risate: le emozioni post covid sono vive, inaspettate e un po' inspiegabili, e chissà perché me la sto ridendo. Vado avanti a gooooomitate tra la gente che si affffollaaa...le patacche che ti ammolla quello làààààà....e la foto nuda di Brigitte Bardot (Brigitte Bardot). Porta porteeeeeseee....Porta porteeeeeeeeeseeee....




