S.P.Q.R. - day 3 (giro di boa)
#QuantoèbellopasseggiarconMary #Roma
Di catacombe e cimiteri. Le Catacombe di San Callisto mi inviano una email invitandomi a ritornare presto. Grazie eh, mi sento pure onorata, per carità...però mi fa un po' impressione prolungare la permanenza in un cimitero...magari più avanti negli anni. Fagociti.
Il Verano è napoleonicamente fuori le mura, lontano per definizione. La scarpinata mattutina mi porta in zone più studentesche che turistiche e, francamente, non interessanti. Non fosse che d'un tratto si arriva in Inghilterra. Così, a caso. Praticamente a Hogwarts, che mi vien voglia di mandare qualche strillettera e, se solo si potesse, mamma Weasley di certo saprebbe trovare gli strilli giusti. In ogni caso, il Verano ha davvero l'aspetto di un luogo dove si riposa, come vuole l'etimo di 'cimitero', con scale e vialetti e, addirittura, un altopiano e un bassopiano. Cipressi funerari fin dai tempi di Augusto e poi piante che non capisco, in ogni dove e da ogni dove. Cara Chiara Corbella Petrillo, la tua tomba al sole mi scioglie di caldo, di lacrime e preghiere. Le persone ti hanno portato rosari e bavaglini, ma io, che sono venuta seguendo l'intuizione di un momento, non ho niente. E allora un tau che portavo al braccio e che giaceva mezzo rotto in fondo alla borsa, legato al cancello con un elastico per i capelli - che in fondo cosa c'è di più femminile? - una commozione inaspettata, le persone nel mio cuore. Questo ti affido e altre storie. Non instagrammabili. Da custodire.
Questo vezzo di non prendere i mezzi pubblici, perché a Roma è bella l'atmosfera, è bello girare, mi sta prendendo la mano. Google Maps mi guida in modo sempre vagamente ingenuo, disinteressandosi degli accampamenti che una ragazza da sola non dovrebbe attraversare. Ma, in fondo, poco male: ho portato la vita in albergo anche oggi, insieme a 30 km a piedi. Podistica.
Caravaggio - primo round. Caravaggio infastidisce. Ci sono persone di spalle, yogiche torsioni di colli e di busti, luci incomprensibili, schizzi di sangue alla Tarantino, persone che rischiano di cadere (e, sembra, quasi fuori dalla tela). È tutto sbagliato, eppure è tutto giusto. C'è quella verità delle contraddizioni che ci tormentano, come una Giuditta di camicie trasparenti e sensuali (e orecchini che voglio copiare dal lontano 2009) che però taglia la testa a Oloferne e nel frattempo pare pure infastidirsi che lui si prenda l'arroganza di morire in quel modo così splatter. Cheddovevoffà. Ma che volgarità.
E poi c'è Narciso. No, non c'è. Tu cerchi un contatto, ma Narciso è andato ad Amsterdam ed è troppo preso da se stesso per avvertire, per accorgersi che il mondo va avanti oltre il suo naso, che la fecondità sta nella diversità, nel prendersi cura gli uni degli altri. Vodafone, tutto intorno a te.
A Roma, all'improvviso leggi un'indicazione. Forse più un'esortazione. Via di Panico (!). E...in effetti sì. Daje col panico. E allora mascherina on air: scusa, ma la miglior difesa per me è l'attacco di paaaanicoooo, buchi nell'acqua ne ho fatti tanti che ho fatto a piedi l'Atlanticoooo. Non c'entra con Roma, ma un po' di pensiero divergente in fondo male non fa. E poi la cit. è di un certo livello. Ggggiovane.
P.S. A Roma quando cammini ormai sonnambula ti imbatti in una chiesa aperta di sera e il pensiero divergente di cui sopra - nonché il manuale delle giovani marmotte - impone di entrare. Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola. Dove un ragazzo Tal dei Tali ci tiene, chissà perché, a farti vedere il soffitto che sembra in 3D nonostante sia piatto. Ringrazio e contemplo. Incredula, ma gesuiticamente obbediente.




