Pa'
#tralerighediognigiorno
Non amo la retorica della festa della donna, della mamma, del gatto, il topo, l'elefante.
Ma oggi penso all'umanità dell'essere padre.
Penso a voi, che per essere padri, e restare, fate una scelta più delle madri. A voi, che in verità lo scegliete per poter continuare a giocare con i Lego. Che siete uno spettacolo quando giocate con i Lego.
Penso a voi che vi ritrovate uomini e padri abbracciando una vita da proteggere. Che a noi donne chiedete il coraggio di saper diventare padri, che a noi donne date la calma per essere madri.
Penso a voi, nostri papà, che non sarete l'unico vero uomo della nostra vita: no, questo non è vero. Ma sarete sempre, per analogia o per contrasto, il metro per conoscere un uomo. Voi che così tante volte non capite niente. Ma che ogni tanto capite tutto.
Penso a te, mio papà, con cui non c'è bisogno di dire. Perché questa storia dei sentimenti è quasi inaffrontabile, ed ecco invece tre donne in casa. Perché non interferisci mai, ma quando intervieni lasci segni indelebili. Perché sai chi sono.
E poi penso a te, che un giorno mi renderai madre. Alle cui braccia, un giorno, affiderò mio figlio.


